Vi siete mai chiesti se sia possibile la pratica dell'enduro in una città caotica come Trieste? EBBENE SI'
Abbiamo trovato alcune zone molto interessati per la pratica di questo sport, senza dover fare troppi chilometri da casa propria.
- Prima però di illustrarvi quali sono le zone dove si può andare, pubblico una netiquette (presa dal sito soloenduro, che ringrazio!) dove ci sono alcune semplici ma basilari regole per praticare questo tipo di sport. VAI
- E consiglio inoltre a tutti di leggere la definizione di ENDURO (presa dal sito Nonciclopedia). VAI
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Sicuramente uno dei posti più frequentati da noi enduristi. E un posto molto vicino al centro della città, non ci sono troppe case in giro (ma questo NON VUOL DIRE CHE NON C'E' NE SONO!!!) e in genere se ci si va in un gruppetto di 3 - 4 al massimo, fermandosi tutti insieme, non ci sono troppi problemi. La pausa collettiva serve, oltre a chiacchierare tutti insieme e formare un pò di gruppo, a dare un pò di tregua alle orecchie delle persone che abitano nelle vicinanze.
Ammetto che molte persone che abitano li vicino sono a loro volta enduristi, ma molti altri non lo sono, quindi ci vuole un pò di rispetto anche per loro!
Questo campetto, visto dall'alto si presenta così:
La prima foto aerea rappresenta il campetto nel suo insieme, e quelle sotto 2 dettagli. Il campetto si trova in alto rispetto a via Brigata Casale (visibilissima dalla foto), a 1 min. dall'ospedale di Cattinara. A questo campetto ci sono molti ingressi, di cui 3 da via Brigata Casale e 2 da Raute.
Il campetto della polveriera è caratterizzato da un suolo prevalentemente pietroso, con sassi anche di notevoli dimensioni sparsi qua e là per i sentierini rendendo il percorso molto tecnico e impegnativo.
Di recente abbiamo messo a posto questo campetto con la ruspa (in occasione della gara regionale del ottobre 2005) inserendo nel percorso diversi salti, alcuni anche molto alti e alcuni doppi. Ovviamente considerando la frequenza di passaggio di moto, e gli agenti atmosferici, non dureranno tantissimo, dato che non viene effettuata nessun tipo di manutenzione.
Il posto resta comunque molto piacevole, anche dal fatto che da qui si riesce a vedere il mare e tutta la città di Trieste.
Il posto lo si riconosce subito dalla presenza di questi "casotti" di metallo a forma di semicirconferenza. Sono costruzioni della 1a (?) guerra mondiale che servivano per riparare i militari e per conservare tutte le munizioni necessarie per l'area di Trieste. Da questo infatti proviene il nome del posto (polveriera)
Uno dei posti più impegnativi e tecnici che potrete trovare quì a Trieste. Il nome viene dato dal fatto che il posto è pieno di fiumiciattoli e rigagnoli d'acqua che, per effettuare il giro completo del posto, dovremo attraversarli più volte.
Questo posto ha un estensione vastissima, possiamo dire a grandi linee che si estende da Cattinara fino a Borgo S.Sergio, quindi ci sono tantissime entrate. Quelle più grandi e più in vista sono 2: una là della casa del popolo (chiamata entrata della lavatrice, dato che ce n'è una proprio sul sentierino di ingresso), e una sulla sinistra del curvone della strada che va da Cattinara a via Brigata Casale (il primo pezzo di sentierino ci porta al famoso "ponte in mezzo al nulla", un ponte in cemento armato di notevoli dimensioni che è stato costruito senza aver un senso pratico, a parte venire utilizzato da noi enduristi).
Dalla foto possiamo vedere il tipico canalone scavato dall'acqua nel corso degli anni, percorribile con le moto, che ci consente di spostarci da una parte all'altra del posto.
Vediamo anche la presenza di alcune salite abbastanza impegnative, anche se sono tutte praticabili, anche nelle giornate piovose (= fango a manetta) senza troppi problemi.
Il posto più carino e più veloce di Trieste. Il posto però è frequentatissimo, ci sono ciclisti, persone con i bambini, persone che fanno pic-nic, e quindi non si rivela un posto molto utile per l'enduro, se non quando abbiamo giornate piovose o c'è bufera di neve!
Per entrare si può utilizzare la stradina davanti alla caserma di Monte Cimone (a Banne) o si entra per una strada bianca sulla sinistra 10 metri prima di imboccare l'Autostrada A4.
Nella foto vediamo proprio la stradina di ingresso. Di questo posto non abbiamo tante foto e penso neanche un filmato perché non si può mai restare fermi, dato che c'è un sacco di gente che ti guarda in malomodo.
Peccato perché il posto è veramente molto bello, anche se non presenta alcuna difficoltà tecnica.